Tra i materiali edili prodotti da attività di demolizione e costruzione di edifici e di infrastrutture si annoverano anche le terre e rocce da scavo, che, se non contaminate e nel rispetto di ben precise condizioni dettate dalla norma, possono essere riutilizzate.

In caso di inquinamento del suolo e del sottosuolo, si verifica una vera e propria alterazione della composizione chimica naturale dei terreni.

Le terre contaminate, quando i livelli di inquinanti superano le soglie stabilite (livello di concentrazione delle sostanze contaminanti contenute riscontrabile attraverso adeguata analisi chimica), sono considerate rifiuti speciali pericolosi e devono essere gestite e smaltite in impianti autorizzati o discariche specifiche per rifiuti pericolosi.