Gestione rifiuti  Lana minerale  

Le lane minerali appartengono al gruppo più ampio delle Fibre Artificiali Vetrose (FAV) e si distinguono tra loro per proprietà fisiche e composizione chimica. All’interno di questa famiglia sono incluse diverse tipologie di fibre, note come “lane minerali” (lana di vetro, lana di roccia), materiali ampiamente utilizzati come isolanti termici e acustici.

Le lane minerali sono impiegate in molteplici forme, pannelli, feltri, coppelle o lana sfusa e trovano applicazione in diversi settori:


  • Edilizia civile e industriale: isolamento termico e acustico di pareti, pavimenti, coperture e protezione dal fuoco;
  • Industria: isolamento di impianti, incapsulamento macchinari, silenziatori industriali;
  • Trasporti: isolamento termoacustico di carrozze ferroviarie, navi, autoveicoli e barriere acustiche;
  • Elettrodomestici: per migliorare risparmio energetico e sicurezza.



In base al Decreto Legislativo 152/2006, il cosiddetto “Testo Unico Ambientale”, il produttore (ossia colui che genera il rifiuto nell’ambito della propria attività lavorativa) è responsabile della corretta caratterizzazione e gestione dello smaltimento delle lane minerali.

La classificazione delle Fibre Artificiali Vetrose, definita da una direttiva del 1997, si basa su due parametri fondamentali:
 - Nota Q, che valuta la biosolubilità delle fibre;
 - Nota R, che considera la dimensione media ponderale delle fibre.

A seconda dei valori di questi parametri, le lane minerali vengono classificate e gestite tramite due distinti codici EER:
- EER 17.06.03*  rifiuti speciali pericolosi costituiti da materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose;
- EER 17.06.04 rifiuti speciali non pericolosi, materiali isolanti diversi da quelli classificati sotto le voci 17.06.01 e 17.06.03

Il primo impianto in Europa

Zetadi ha realizzato il primo impianto in Europa dedicato al riciclo dei rifiuti di lana minerale, grazie a un innovativo processo di certificazione End of Waste (EoW). 

Questo processo consente di trasformare il rifiuto in materia prima secondaria vetrosa, riutilizzabile in diversi cicli produttivi, contribuendo così all’economia circolare e alla 
sostenibilità ambientale.
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